MI STAI ANALIZZANDO? PSICOLOGIA E ALTRE STRANEZZE

Di: | Tags: | Commenti: 0 | Settembre 8th, 2015

Quanto è difficile ascoltare, capire e accettare cosa fa uno psicologo? D’accordo l’estrema variegatura professionale della quale godiamo non aiuta.

Che confusione tra psicologo clinico, di comunità, della salute. Che dire della distinzione psicologo e psicoterapeuta? C’è poi la psicologia del lavoro, quella giuridica, la neuropsicologia…

E la psichiatria dove si colloca?

A voi le cose più strampalate che – per esperienza personale – uno psicologo può sentirsi dire.

Che lavoro fai?

Domanda da un milione di dollari; quasi vorresti non te la facessero perché già sai che si aprirà uno scenario inaudito al sol rispondere…

La psicologa (Ebbene sì! Faccio la psicologa)

download (1)Le reazioni possibili vanno dal frequentissimo ‘Ah, quindi ora mi stai analizzando’ al sempreverde ‘Mm devo stare attento a quello che dico allora’, senza tralasciare le richieste di interpretazione dei sogni a metà tra preveggenza e acume logico: ‘Senti volevo chiederti ieri sera ho sognato di perdere l’equilibrio mentre correvo lungo un filo spinato, che vorrà dire?’. Non trascurando le richieste di sconto comitiva avanzate da ignari parenti che ironizzano sulla cospicua quota di pazienti da curare all’interno della famiglia. Magari potessimo esercitare con parenti e amici, avremmo la carriera assicurata…

Ma in cosa ti sei laureata?

Domanda che a volte segue e a volte introduce la precedente; quasi vorresti non ti facessero neanche questa perché sai già che dovrai sfoderare il tuo sorriso migliore e dire che non stai seguendo la vicenda.

Psicologia criminale e investigativa (proprio così, esiste come tanti altri indirizzi di laurea)

Wow e che ne pensi del delitto di Brembate? E di quello di Garlasco? Secondo te la Franzoni è colpevole? Sì, ma dove potresti lavorare?

(Potenzialmente dovunque)

Ah quindi R.I.S.? Bello. Senti perché non provi ad andare in televisione? (l’elenco di tutti coloro che vorrebbero vederti a Quarto Grado per poi dire ‘io quella la conosco’ è lungo! Vero zia?)

Pare dunque doveroso – se non per difendere la categoria quantomeno per trovare un po’ di pace interiore sperando che le stesse identiche persone che incontri quasi tutti i giorni non ti ripresentino gli stessi quesiti (!) – precisare chi non è lo psicologo.

images (1)NON siamo SANTONI o affini: insomma NON MAGHI, NON VEGGENTI, non possediamo poteri sovrannaturali (non leggiamo nella mente per intenderci! Non ne avremmo interesse alcuno giacché abbiamo anche noi le nostre beghe, sic!), NON siamo GIUDICI e NEANCHE CONFESSORI. NON siamo dei MANIPOLATORI, dei CONSIGLIERI, e NON siamo MATTI (non tutti almeno! Ehm, non tutti lo ammettiamo ecco…). Sfatiamo anche il pregiudizio sulla malattia mentale! Chi si rivolge a uno psicologo non è fuori di testa, non è un malato nella misura in cui lo psicologo non è un medico che cura malattie: lo psicologo favorisce il benessere, punta al miglioramento. Non possiamo risolvere tutto, anzi a dire il vero non possiamo risolvere un bel niente. Guidiamo piuttosto i nostri pazienti nella piena coscienza della personale soluzione alle difficoltà che portano nel nostro Studio. Non estraiamo il dente che duole: piuttosto cerchiamo di capire con voi quando questo dente ha cominciato a far male, cosa è cambiato da allora e quali fastidi si è trascinato sino al momento in cui per la prima volta riconoscete che – sì! – fa davvero male e forse è il caso di cambiare le cose. Questo il presupposto: la volontà di cambiare. Quella che deve maturare dentro di voi, non possono suggerirvela né tantomeno inculcarvela amici e parenti e non possiamo crearla ad hoc noi psicologi per voi.Infografica professione psicologo

Come si suole dire il primo passo per tendere al respiro è il riconoscimento dell’affanno. E allora l’augurio è ARIA, respirate a pieni polmoni cari lettori perché la libertà è accessibile: prenotate il primo biglietto per questo lungo e sorprendente viaggio che durerà il tempo di un sospiro ad occhi chiusi e al semplice riaprirli vi riscoprirete diversi ma infondo sempre gli stessi, solo con qualche possibilità in più di stare meglio.

 

Dottoressa Claudia Marceddu

Psicologa clinica e forense

 

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