Famiglia

Proporre un servizio mirato al sostegno psicologico familiare richiede uno sforzo concettuale dapprima di definizione semantica e poi di riflessione storico culturale. Questo perché nel tempo il costrutto di famiglia si è vestito di molteplici sfaccettature continuamente mutevoli. Una famiglia è una coppia eterosessuale, una coppia omosessuale, una giovane madre e i suoi figli, un padre single che cresce la sua bambina, un nucleo tradizionale di genitori e figli…figli che possono essere biologici, affidati, adottati.

Ridefinire ruoli e confini è il punto di partenza!

Tutto ciò rimanda ad una necessaria e continua ridefinizione di ruoli e confini.

È necessario misurarsi con tutte le prove che il quotidiano impone di affrontare, tutti i cambiamenti – generatori di crisi o generati da esse stesse – che conducono ad un ridimensionamento, quando non ad una nuova ricerca, dell’equilibrio familiare.

Separazioni, lutti, malattie, disabilità, conflitti, così come gravidanze, matrimoni e cambiamenti significativi delle routine (distacco dei figli, pensionamento, etc.) potrebbero essere affrontati con l’ausilio di un psicologo. In tal senso, consultare un professionista potrebbe favorire il miglioramento delle situazioni di disagio e difficoltà che troppo spesso minano la serenità familiare, valutando le modalità di costituzione, mantenimento e rottura dei legami all’interno della storia familiare.

Caso per caso, a seguito di un’analisi della domanda approfondita, si valuterà come promuovere il sostenimento delle relazioni genitori-figli nonché della relazione di coppia, ridurre il carico familiare, affrontare la problematica portata dall’utenza offrendo eventualmente la possibilità di partecipare a spazi condivisi di confronto alla pari, con altre coppie, genitori e/o figli che attraversano difficoltà simili. Ecco che comunicare e condividere si propongono come strumenti di intervento funzionali al miglioramento del benessere e dell’equilibrio familiare.