Età evolutiva

Sostenere e favorire un armonico sviluppo è l’obiettivo primario del servizio offerto. La fase della crescita, che parte dal periodo neonatale e sfocia nel compimento della maggiore età – pur ovviamente non arrestandosi allora – attraversa tappe più o meno tortuose di un intenso e dinamico percorso. Lungo la strada è possibile incontrare difficoltà significative e non, esperire dubbi e perplessità, rischiando di incorrere in disturbi la cui prevenzione o istantanea diagnosi può sgomberare il cammino della crescita dai vari ostacoli che vi si frappongono.

Il Servizio Età Evolutiva (età prescolare e scolare) si delinea dunque verso l’azione e l’intervento a beneficio dei minori in età 0-17, così da favorire uno sviluppo che sia il più adeguato possibile nonché una equilibrata strutturazione psichica in preadolescenza e adolescenza, considerando e agevolando i processi di integrazione familiare, scolastica e sociale. In tal senso, il coinvolgimento della famiglia è fondamento essenziale dell’intervento sul minore.


Le problematiche e/o le patologie da affrontare potrebbero concernere:

  • Disturbo generalizzato dell’Apprendimento e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (difficoltà di produzione e/o comprensione nella lettura, nella scrittura o nel calcolo); sarà necessario considerare le componenti eventualmente correlate (disturbi di attenzione, iperattività, ansia, depressione) e l’intervento sarà articolato delineando percorsi individualizzati di potenziamento cognitivo.
  • Ritardo evolutivo (rischi e ritardi evolutivi nelle capacità linguistiche, comunicative e cognitive); caso per caso saranno valutate le problematiche educative e scolastiche e sarà eventualmente considerato l’intervento di altre figure professionali (neuropsicomotricista, logopedista, pedagogista, etc.). I disturbi della comunicazione potrebbero riguardare balbuzie, disturbo dell’espressione, disturbo di fonazione o mutismo selettivo.
  • Difficoltà dell’Adattamento, tali da rendere ostico il normale funzionamento del minore nei vari contesti di vita (domestico, scolastico, ludico); potrebbero verificarsi difficoltà nell’interazione e dunque nel rapporto generalmente inteso, creando dei conflitti nelle relazioni amicali, familiari e scolastiche.
  • Disturbi del comportamento (disturbo da deficit di attenzione e iperattività o ADHD, disturbo oppositivo-provocatorio, disturbo della condotta, atteggiamento/comportamento aggressivo);
  • Disturbi del comportamento alimentare (Anoressia, Bulimia, etc.);
  • Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (Autismo, Asperger, etc.).

Una preliminare analisi del caso singolo consentirà di valutare l’eventuale coinvolgimento di professionisti variamente inquadrati – neuropsichiatra infantile, logopedista, fisioterapista/neuropsicomotricista, educatore professionale, assistente sociale – la cui co-collaborazione favorirà il buon esito dell’intervento più idoneo proposto.